"Pinocchio è per noi la fiaba della socialità: il percorso di un diverso per inserirsi in un contesto, per essere accettato dalla società, per diventare "un bambino" pur restando Pinocchio. Ci è sembrata quindi la proposta più sensata per questa settimana della legalità voluta dal Comune di San Giuliano Terme. Da questa riflessione è nato Pinocchio Pinocchio. Viaggio nella città che dorme, uno spettacolo nato e pensato per questa occasione. Un viaggio alla ricerca dei nuovi Pinocchi nei territori di marginalità e di esclusione.
Sulla mirabolante trama sonora del Pinocchio di Carmelo Bene si aprono squarci di contemporaneità furenti. Abbiamo trovato Pinocchio a Lampedusa fra i migranti che arrivano dalla Libia, che cercano qui il loro paese dei Barbagianni, che scappano da uno sterminio che noi abbiamo armato e che adesso ambiguamente condanniamo. Lo abbiamo trovato anche nella nostra memoria, nelle nostre radici, nei bambini della nostra guerra, che ancora credevano ai miracoli.
In un momento come il nostro dove non è più così stretto il legame fra giustizia e legalità, dove l'illegalità è al potere e si autogiustifica, dove le contraddizioni divengono aberranti, Pinocchio è per noi la metafora di una possibile salvezza che passa dai bambini, dalla possibilità di ritrovare un'autenticità di relazione etica fra Pinocchio bambino e gli adulti Geppetti. Sperando che questo riscatto intimo e privato divenga pubblico e sociale, che un consapevole rapporto fra individui definisca un senso alto di cittadinanza attiva."
tratto dalla presentazione dello spettacolo presentato
domenica 20 marzo 2011
presso il Teatro Rossini di Pontasserchio |